jueves, 10 de noviembre de 2011

SECONDA ARCA DI NOÈ



SECONDA ARCA DI NOÈ(*)


Quel giorno si divideranno due mostri, 
una femmina di nome Leviathan che 
vive in fondo al mare sopra le sorgenti
delle acque e un maschio il quale porta 
il nome Behemoth che posa il suo petto 
su un deserto chiamato Dandain.

Libro di Enoc 60:7


Mi sono sempre attenuto con estremo rispetto alla regola di San Benedetto. Ho incessabilmente creduto con autentica fede così come insegnava Escoto Eurigena: salus nostra ex fide inchoat. Mi sono sempre sottomesso allo stato di schiavitù a cui la malvagità dell'abate ci aveva ridotto. Le mie ossa con questa gobba velenosa esigono un risarcimento per i lunghi anni interamente consacrati allo scriptorium. Non commetto peccato di superbia se affermo che Dio ha permesso che sia io il migliore illustratore. Le miniature più delicate sono affidate al tratto raffinato del mio calamo. Dopo che gli amanuensi hanno svolto il loro compito, io lavoro con intensa ispirazione artistica sulle iniziali miniate e sulle immagini che decorano i fogli. Sono un artista il cui magistero richiama i migliori incarichi. A Heinrich der Löwe, duca di Baviera, stavamo riproducendo in segreto un libro dei tempi passati, tradotto al greco dal titolo Physiologus. E' un bestiarium trattato che comprende tutti gli animali con cui la Divina Provvidenza ha voluto popolare la superficie terrestre, i cieli e anche gli inferni. 

Una notte, un flacone di inchiostro si è rovesciato danneggiando in modo definitivo gran parte del lavoro. Deve essere stato il vento, un ratto o la mano dell'Onnipotente, ma l'abate fece di me l'unico responsabile e mi costrinse all'isolamento con l'obbligo di restaurare il danno in meno di una settimana. Mi ha anche inflitto mortificazioni in grado di turbare finanche la ragione.

Non sono un monaco qualsiasi. Per la mia elevata fedeltà e zelo apostolico sono l'unico ad aver copiato libri proibiti e sacrileghi. E così appresi che mediante un patto col Demonio è possibile servirsi delle immagini per imprimere loro vita. Ciò non è opportuno per un frate, ma ho imparato a memoria lo scongiuro. Questo affronto è volto a riparare un torto subito. Ho tracciato sulle pareti un bue abominevole e un enorme serpente marino. Appena pronunciate le parole propizie, le mie bestie diverranno padre e madre di un'intera progenie chiamata a riparare l'infamia e pertanto questa putrida abbazia si trasformerà in novissima arca, ventre abietto di mostri che non avranno misericordia. Sarà, dunque, un lieto anticipo della Parusìa. Non mi importa se ciò decreterà la condanna della mia anima: Legio diabolorum audite me...


© Pablo Martínez Burkett, 2010 
© Traduzione Marcela Filippi Plaza, 2011


(*) El presente texto integra el libro "Buena Letra-Antología 1-Autori in lingua spagnola tradotti per la prima volta in italiano" publicado por Editoriale Giorni, Roma, 2011 (ISBN 978-88-906619-5-2.




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